Perché il numero di cicli di sovrascrittura è importante?
Durante il lavoro, la nostra app può scrivere dati temporanei una volta su ciascun blocco del disco oppure può ripetere la scrittura più volte sullo stesso blocco. Dopodiché (comunque) tutti i dati temporanei verranno eliminati per liberare spazio su disco. Allora perché abbiamo la possibilità di sovrascrivere i dati più volte, se poi verranno comunque cancellati?
Molti dischi sono dotati di microchip integrato che controlla le operazioni di lettura-scrittura utilizzando il sistema di caching interno. Questo hardware situato all'interno del disco stesso, non è correlato alla scheda madre, al processore o al sistema operativo e agisce in modo indipendente.
In alcuni rari casi alcuni chip possono memorizzare nella cache l'operazione di scrittura corrente e se ne segue un'altra subito dopo (cancellazione) possono ignorare la prima scrittura, poiché verrà comunque cancellata. E se la logica del chip è impostata come descritto, i dati non verranno realmente scritti, ma solo riportati come scritti.
Potrebbero esserci altri scenari, è solo un esempio, ma il problema è lo stesso: i dati non verrebbero effettivamente scritti prima dell'eliminazione.
La logica del microchip del disco cambia da produttore a produttore ed è difficile prevedere o sapere in che modo il software di memorizzazione nella cache del disco scrive realmente i dati. Buone notizie: questo problema si è verificato molto raramente e con piccole parti di dati.
Per evitare tali problemi tutte le agenzie di sicurezza consigliano di sovrascrivere i dati più volte. La raccomandazione abituale è da 3 a 7. Per i casi paranoici fino a 40.
Nei nostri test anche 1 ciclo è sempre stato sufficiente. Non abbiamo mai affrontato questo problema dal 2008.